Isole Egadi - Guida Turistica

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.: ISOLE EGADI
 Le Isole Egadi sono un arcipelago composto di tre isole principali e due minori poste di fronte alla costa occidentale della Sicilia. Dal punto di vista geologico le isole Egadi sono strettamente collegate con la Sicilia; l'arcipelago, di 37,45 km² è formato dalle isole Favignana, Marettimo, Levanzo e due altre minori, poco piu' che scogli di nome Formica e Lampione. fanno parte del comune di Favignana, provincia di Trapani. Il clima è estremamente mite nei mesi invernali e presenta lunghe estati calde e soleggiate. La minima temperatura invernale media, dei mesi di gennaio e febbraio, è di 5 gradi mentre la massima di luglio-agosto di 45 gradi. Poche le precipitazioni.
  Tracce di antichissimi insediamenti umani si hanno principalmente a Levanzo e in misura minore a Favignana. Si suppone che ciò avvenne a causa dell' ultima glaciazione che creò un passaggio naturale tra Africa e Sicilia. Nel 241 a.C. i Romani conquistarono le isole dopo la battaglia navale finale della Prima Guerra Punica in cui Lutazio Catulo sbaragliò la flotta cartaginese. Dopo il crollo dell'impero romano le isole caddero in mano dei Vandali e dei Goti ed in seguito dei Saraceni. Nel 1081 vennero occupate e fortificate dai Normanni. Seguirono poi il destino della Sicilia fino al XVI secolo in cui divennero proprietà dei Pallavicini-Rusconi di Genova e dal 1874 dei Florio che potenziarono le tonnare di Favignana.
.: STORIA
  I fatti che avvennero in tempi assai remoti non si conoscono. Nell'Odissea (libro IX), Omero fa approdare Ulisse nell'isola delle capre (Aegades) e descrive i caratteri naturali dell'isola con tale chiarezza che la somiglianza all'isola attuale riesce perfetta. Si ritiene che i primi abitatori della Sicilia furono i Feaci (marinai) e i Lestrìgoni (agricoltori) venuti dall'Epiro via mare. Essi abitarono a Favignana probabilmente in caverne delle quali si ha traccia in prossimità di S. Nicola.
  SICANI, SICULI, CUMANI - I Sicani vennero in Sicilia verso il 1200 a.C. La loro venuta fece cambiare la denominazione di Trinacria in Sicania e poi in Sicilia con la venuta dei Siculi dalla valle del Tevere. La leggenda narra che in quel periodo Ercole Tebano fondò nella valle del Lilibeo la città di Mozia ove lasciò una colonia Fenicia. Si pensa che questi Fenici presero dimora anche a Favignana (Katria). Molti anni dopo l'invasione del Siculi, l'isola venne occupata dai corsari di Cuma, ladri di mare; furono questi i primi Greci che posero piede in Sicilia e ne impedirono la venuta di altri popoli. Gli ateniesi nel 415 a.C. mandarono una poderosa flotta in Sicilia agli ordini di Nicio di Lamaco non tanto per proteggere Segesta contro le aggressioni di Selinunte e Siracusa, ma per la speranza di conquistare tutta l'isola. Essi combatterono con alterne vicende contro i Cumani, ma perché la Sicilia non venisse sottoposta ad una dominazione prepotente i siciliani chiamarono in aiuto i Cartaginesi.
  PERIODO CARTAGINESE - I Cartaginesi verso l'anno 400 a.C. cominciarono l'invasione della Sicilia, interamente compiuta, fatta eccezione di Siracusa e Messina, capisaldi difesi dai Mamertini. E' assai probabile che i Cartaginesi siano venuti a formare anche una piccola colonia a Favignana, poiché essa, con Mozia, costituiva una specie di avanguardia della Sicilia. La disfatta dei Cartaginesi nella prima guerra punica (264-241 a.C.) lasciò un ricordo storico a Favignana. L'anno 250 a.C. il Senato cartaginese all'avviso dell'assedio del Lilibeo da parte dei Consoli C.A.Regolo e L.M.Vulso e gli sforzi del capitano Imileone per impedire ai romani l'ingresso in città, spedì soccorso di uomini e di frumento a mezzo di cinquanta navi al comando di Annibale. Questi diresse la flotta a Favignana e da questa isola a vele spiegate forzò il blocco del nemico che assediava il Lilibeo. Nel 246 a.C. la flotta cartaginese comandata da Annone era appostata presso l'isola di Hiera (Marettimo) per approfittare del vento e correre su Trapani per liberare l'esercito di Amilcare Barca bloccato sul monte Erice. In prossimità di Favignana la flotta cartaginese fu intercettata da quella romana e distrutta: la prima guerra punica ebbe fine con la pace conclusa nel 241 a.C. . Anche nella seconda guerra punica (219-201 a.C.) le acque di Favignana furono teatro di diverse battaglie e restò celebre il seno di Cala Rossa in Favignana per il ricovero offerto alle navi romane.
  PERIODO ROMANO - Distrutta Cartagine, la Sicilia divenne provincia romana e venne oppressa e sfruttata dai pretori che si succedettero, in special modo da C.Licinio Verre contro cui M.T.Cicerone, allora questore in Sicilia, fece diverse orazioni in Senato. Durante l'impero romano e sotto la dominazione di imperatori tiranni, Favignana vide le sue prime carceri, le quali erano costituite da un sistema di caverne. A quell'epoca nessun fabbricato esisteva nell'isola (né ne esistettero sino al secolo XVII): i pochi abitanti vivevano nelle grotte come trogloditi.